Ristrutturazione interna e recupero seminterrato
Ristrutturazione interna e recupero seminterrato
via Canonica, Milano
2019
360 mq
Studio DC10
Arch. Marco Vigo, Arch. Alessia Garibaldi
Ing. Giorgio Piliego
Concept, progetto architettonico e interior design, direzione artistica, direzione lavori
La spazio fisico del nostro lavoro è il manifesto del nostro pensiero. Lo Studio DC10 ha sede all’interno di una ex falegnameria milanese, recuperata e trasformata in un laboratorio per l’architettura. Situato nel centro di Milano, in zona Arena, lo spazio è immerso nel tessuto urbano tradizionale ma viene caratterizzato da una modellazione degli ambienti scaturite dalle esigenze del contemporaneo.
La ridefinizione dello spazio utilizza l’elemento “solaio” come matrice per generare “pieni e vuoti”. Viene a crearsi un ampio open space scandito da grandi lucernari da cui entra una diffusa luce zenitale, un ambiente configurabile con infinite variazioni. L’operazione di sottrazione di parti del solaio esistente permette anche la creazione di un patio completamente vetrato dotato di verde. Viene a realizzarsi una continuità tra la vegetazione esterna e quella interna, in un continuum che amplifica lo spazio ed sfuma la distinzione tra aperto e chiuso.
Il progetto degli uffici si è inoltre concentrato principalmente su materiali eco-compatibili introducendo nello spazio di lavoro elementi verdi come piante ed essenze anche all’interno degli spazi chiusi sia nei tavoli di lavoro, che all’interno di fioriere integrate a filo pavimento.
L’effetto rigenerativo delle piante all’interno degli ambienti di lavoro ha un riscontro effettivo e serve a ricreare quella sostenibilità cognitiva che solo il contatto con la natura riesce a darci. Il percepito da parte degli utenti aumenta di valore e Il benessere che se né riscontra è oggettivo.
Un altro elemento che ha caratterizzato la progettazione è stato quello di armonizzare la presenza di spazi operativi condivisi a quella delle sale riunioni e degli uffici privati, pensati e disposti intorno al grande open space. Con una continuità visiva fatta di partizioni vetrate scorrevoli ispirate ai paraventi giapponesi che garantiscono il fluire della luce ed eliminano le barriere visive, le vetrate sono scandite da riquadri geometrici in listelli di legno di rovere naturale.
Gli elementi strutturali sono stati riportati al loro stato naturale, così i pilastri sono in cemento faccia a vista e l’area di ricevimento le fa eco, diventando elemento scultoreo di partizione. La maggioranza degli impianti e delle parti tecniche sono state lasciate a vista e seguono la struttura portante, caratterizzati dal colore nero.
Gli arredi sono tutti in MDF bicolore naturale e grigio scuro, disegnati da DC10 appositamente per gli spazi, frutto dell’esperienza di tanti progetti custom.
Particolare attenzione è stata data allo studio del lighting interno, sviluppato con l’azienda Flos, che vede nei pezzi di Anastassiades – sospeso sul banco di ricevimento – e nel Taraxacum di Castiglioni – sopra il tavolo da pranzo – i suoi elementi più iconici.
Nelle sale riunioni particolare attenzione è stata data alle materoteche con l’esposizione dei materiali che piu’ rappresentano la cifra stilistica dello Studio, la palette dei colori di fondo è sempre neutra con l’utilizzo di materiali naturali, la scelta degli oggetti e opere d’arte è calibrata sui diversi progetti.
Le scrivanie comuni nell’open space sono in MDF bicolore grigio scuro per top e fianchi, MDF naturale per le profilature e le torri di risalita impianti.
Negli ampi tavoli i cablaggi impianti sono nascosti da dorsali pensate con top access a scomparsa. Sulla linea longitudinale dei tavoli una serie di porta accessori metallici disegnati in modo aereo su supporti circolari in legno hanno posizioni intercambiabili e omaggiano nei colori la scuola di Memphis.
La libreria laterale, sempre bicolore, ha voluto accentuare la profondità del locale sfruttando tutta la lunghezza dello spazio. Essa si trova così in continuità visiva passante tra il locale cucina e l’open space. La parte centrale della libreria in MDF naturale lasciata a giorno divide i due mobili, separando le parti grigio scuro degli armadi e lasciando la parte alta sospesa.
L’area destinata alla cucina è stata progettata su misura in marmo di Carrara e MDF grigio a cassettoni. In questo spazio il team si ritrova per pranzi condivisi intorno al grande tavolo rotondo. Quest’ultimo, realizzato in MDF con piano grigio pre-inciso a maglia rettangolare, bordato in azzurro come le gambe metalliche, è un omaggio a Jean Prouvét.
Dall’esterno l’ingresso è caratterizzato da due ampie fioriere in corten e il vecchio portoncino in legno, parte restaurato, parte centrale in nuovo vetro è incorniciato da un portale metallico. L’accesso all’interno è consentito da una scala aperta ricoperta da marmo di carrara. Internamente l’ingresso è protetto da una tenda multicolore in velluto che crea una bussola al di sopra della quale il logo DC10 in neon custom accoglie il visitatore.