Ristrutturazione edilizia
Ristrutturazione edilizia
Via Richard, Milano
2019
4000 mq
Privato
Arch. Marco Vigo, Arch. Alessia Garibaldi, Ing. Giorgio Piliego
Concept
Progetto architettonico inerente alla riqualifica delle facciate, al nuovo ingresso a piano terra e allo sviluppo del progetto delle aree comuni dell’immobile sito in via Richard a Milano.
Il concept prende ispirazione dal contesto del Naviglio a Milano in cui si trova l’edificio oltre che dalle opere di artisti quali ad esempio James Turrell e lo studio sui riflessi della luce.
Gli interventi puntuali preposti sono mirati alla valorizzazione dell’edificio attraverso la ridefinizione di elementi cardine dell’edificio come l’ingresso e le aree condivise, con utilizzo strategico del budget.
Il progetto proposto si sviluppa in due differenti fasi che vengono individuate di seguito come fase A e fase B.
La fase A consiste nella creazione di un nuovo ingresso, di una nuova reception e del rifacimento dello sbarco su tutti i piani fino al quattordicesimo.
La fase B integra quanto progettato nella fase A con i nuovi interventi legati alla riqualificazione delle facciate dell’edificio.
INQUADRAMENTO URBANISTICO
Il complesso, costituito da sette torri di altezza variabile tra i 15 ed i 17 piani fuori terra, è stato realizzato nel 1989.
Il complesso è caratterizzato da una piastra comune sulla quale si ancorano le torri e da cui è possibile accedere alle autorimesse al piano interrato. Quest’ultimo ospita anche alcuni locali tecnici. Il piano terra, porticato, ospita gli accessi e le reception. Gli accessi ai piani sono costituiti da nuclei portanti in cemento armato con una scala e quattro ascensori. Dal primo al quindicesimo piano, l’immobile ospita uffici. La pianta regolare pressoché quadrata si presta ottimamente ad ospitare sia uffici di tipo open space che stanze suddivisibili con pareti mobili.
Le finiture variano in base alle personalizzazioni apportate dai conduttori: gli elementi divisori sono di tipo prefabbricato mobile e/o in vetro, la pavimentazione sopraelevata è rivestita in moquette o parquet, i controsoffitti sono in doghe di alluminio o in pannelli fonoassorbenti, i servizi igienici rivestiti con materiale ceramico.
Il sedicesimo ed ultimo piano è adibito a terrazza, su cui trovano collocazione ulteriori locali tecnici e ripetitori di telefonia mobile.
L’ispirazione inizia a prendere forma osservando casualmente una macchia di colore:
tra i binari del tram una chiazza di olio rinfrange la luce scomponendola in un arcobaleno liquido.
Il contesto nel quale si inserisce la torre è caratterizzato dalla presenza del Naviglio, dallo scorrere delle sue acque che riflettono i cangianti colori della città. Vengono a crearsi numerosi rimandi tra lo spazio costruito e l’atmosfera in cui lo stesso è immerso, come le trasparenze del curtain wall che sembrano richiamare il diafano dell’acqua.
L’uso del colore come elemento caratterizzante dello stesso spazio.
Prendendo ispirazione dai Ganzfeld di James Turrell, come anche dai lavori di Olafur Eliasson, questo mood prevede l’utilizzo della luce per generare veri e propri volumi cromatici, delineare i diversi layer che si innesterrano sulla torre e creare una composizione plasmabile e cangiante.
1. INGRESSO ICONICO E VISIBILE DALLA STRADA
L’ingresso è caratterizzato da un portale che si snoda dal piano di campagna sino a secondo piano e in grado di creare una chiara identità inquadrando i volumi aggettanti in facciata. Questo portale riconduce l’intera torre ad una scala umana pur ponendosi come segno urbano capace di canalizzare i flussi che lo attraversano, restituendo l’immagine del contesto con un sapiente utilizzo.
2. VALORIZZAZIONE DELL’EDIFICIO CON UN INTERVENTO MIRATO
Il tronco delle torre vede interventi puntuali, nello specifico al 5° e 11° piano, con la creazione di frame metallici che, discostandosi dal curtain wall, formano composizioni volumetriche innestate sul corpo dell’edificio. Vengono quindi a sovrapporsi layer non solo verticalmente ma distribuiti su tutto il volume della torre, generando una valorizzazione esteticofunzionale che non necessita di un intervento esteso. La tecnologia dei frame prevede un’illuminazione a LED che potrà variare nel colore e che caratterizzerà nel notturno lo stesso a seconda dalla necessità. Una doppia vetrata chiude l’aggetto sottolineandone la volumetria.
3. UTILIZZO DEL BUDGET IN MODO STRATEGICO CON INTERVENTI PUNTUALI
A coronamento della torre, il progetto prevede una funzionalizzazione dei piani 15-16. La preesistenza di un solaio strutturale permette la creazione di spazi pertinenziati multiuso che si qualificheranno come ambienti “social” dell’edificio: in prospetto i frame metallici inquadrano, tutt’intorno la torre, gli ambienti destinati all’aspetto ricreativo della fruizione e dotati di una vista privilegiata sullo skyline milanese. Un innesto arboreo chiude compositivamente il 16° piano, dotando la torre di un giardino pensile che pur garantisce spazi coperti.
4. INTEGRAZIONE DEL VERDE NELLE NUOVE AREE SOCIAL
Il progetto prevede l’utilizzo dell’area terrazzata riqualificandola architettonicamente. Il curtain wall esistente viene arretrato creando uno spazio significativo e di rappresentanza, fruibile diversamente a seconda della necessità. Questo ambiente multifunzionale sarà direttamente comunicante con l’esterno creando un continuum visivo in grado di nobilitare lo spazio del piano. Lo spazio terrazzato sarà dotato di verde in modo tale da aumentare la qualità di spazi comuni.
FASE 1
L’uso strategico del budget consiste nello scindere il progetto in diversi interventi intercambiabili e nella possibilità di modificare modularmente il design della torre.
FASE 2
La tipologia di intervento puntuale permette di rendere replicabile il progetto di intervento a seconda delle disponibilità. Lo schema costruttivo si basa sulla assemblabilità degli elementi di progetto che vengono successivamente inseriti nell’edificio.